Il Cristianesimo di Hitler

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bimone
view post Posted on 7/6/2009, 21:10




CRISTIANESIMO POSITIVO

Il cristianesimo positivo (in tedesco Positives Christentum) è una dottrina nazista che consiste in una forma di cristianesimo depurata da tutti dogmi apportati dalle Chiese cristiane, in particolare dalla Chiesa cattolica, considerata erede del giudaismo. La dottrina non è ben definita, tuttavia fra i punti fondanti si possono elencare:

* L'appartenenza di Gesù alla razza ariana.
* L'eliminazione dell'Antico Testamento.
* Il rifiuto di atteggiamenti passivi e di debolezza.
* La formazione di una Chiesa nazionale.

Hitler descrive in questi termini il suo approccio al Cristianesimo:
« Oggi, chiunque abbia un po' di familiarità con le scienze naturali non può prendere su serio la dottrina della Chiesa in quanto tale: ciò che è in contraddizione con le leggi della natura, non può essere di Dio. ...Io non so niente dell'aldilà e sono tanto onesto da confessarlo... Cristo era un ariano, ma Paolo ha sfruttato la sua dottrina per mobilitare la plebaglia ed organizzare una specie di pre-bolscevismo. Con l'avvento di questo sistema si è perduta la bella chiarezza del mondo classico. Che razza di Dio può essere un Dio che si compiace quando gli uomini si mortificano al suo cospetto? »

(Conversazioni di Hitler a tavola 1941-1942 [1])

Altri nazisti volevano invece la drastica soppressione del cristianesimo dalla Germania e un ritorno a una religione di stampo ariano-germanico, neo-pagano, improntata a un "recupero", a un uso fanatico e morbosamente "superomistico" dell'antica mitologia germanica.

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Nel Mein Kampf a pagina 65 c’è scritto:
«Pertanto oggi credo di agire in accordo con la volontà del Creatore Onnipotente: difendendo me stesso dal giudeo, sto combattendo per l’opera del Signore»
In un discorso tenuto di fronte a un pubblico di nazisti nell’aprile del 1922 Hitler fece un riferimento più esplicito al cristianesimo, riferendosi a Gesù come «al vero Dio». Dichiarò espressamente di considerare la lotta di Cristo una diretta ispirazione per la propria. Gesù per Hitler non era un archetipo fra tanti, ma «il nostro più grande capo ariano» (69). Mentre sottolineava le virtù umane di Cristo in questo contesto, Hitler fece riferimento anche alla sua divinità. Per la festa di Natale della sezione di Monaco della NSDAP, nel dicembre del 1926, affermò che l’obbiettivo del movimento era «tradurre in fatti gli ideali di Cristo». Il movimento avrebbe completato «l’opera che Cristo aveva iniziato ma che non aveva potuto portare a compimento» (70).
In un’altra occasione, questa volta a porte chiuse e rivolgendosi soltanto a compagni di parito, Hitler proclamò nuovamente la centralità dell’insegnamento di Crsto per il suo movimento: «Noi siamo i primi a riesumare questo insegnamento! Attraverso di noi soltato, e solo da questo momento, questi insegnamenti celebrano la propria risurrezione! Maria e Maddalena stavano di fianco di una tomba vuota, perché cercavano l’uomo morto. Ma noi ci proponiam di resuscitare i tesori del Cristo vivente!» (71). Con tono quasi evangelico, Hitler dichiara che il «vero messaggio» del cristianesimo sarà trovato soltanto col nazismo. Anche che se le Chiese hanno fallito la loro missione, ovvero di istillare nella società secolare un’etica cristiana, il suo movimento si assumerà questo compito. Hitler non soltanto legge il Nuovo Testamento, ma in privato dichiara di esserne ispirato.
Le fonti pubbliche sulla visione del mondo di Hitler, quali Mein Kampf, esprimono visioni largamente accettate come componenti autentiche dell’ideologia nazista. Se Hitler in Mein Kampf mostra grande opportunismo a proposito dei nemici del nazismo, sulla fede e le ambizioni del nazismo è del tutto sincero.». […].
«69. Eberhard Jäckel (a cura di), Hitler: Sämtliche Aufzichnungen, 1905-1924, Stoccarda, 1980, p. 635. Discorso del 26 Aprile 1922, in origine riportato da «NSDAP-Mitteilungsblatt», XIV.
70. Joachim Fest, Hitler: Eine Biographie, Francoforte s. M., 1973, p. 354.
71. Otto Wagener, Hitler: Memoirs of a Confidant, cit., pp.139-40 (corsivo nell’originale)».
 
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nick_10_91
view post Posted on 8/6/2009, 08:40




Perchè hai un'interpretazione della bibbia di una parabola del vecchio testamento se qui dice ben chiaro di eliminare il vecchio testamento? E poi gesù, sempre se è esistito, era ebreo.
 
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bimone
view post Posted on 8/6/2009, 13:55




Uno qui dice e non dice cosa centra con ciò che pesnso IO? Devo pensare ciò che pensava Hitler a prescindere? Roba da politica per moda. Stop questo argomento, si parla di religione non di buffonate. Via
 
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Iulianus
view post Posted on 17/9/2009, 00:49




ah ah fail
 
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Rob38
view post Posted on 9/1/2013, 12:36




Ottimo articolo!
Mi domando se esistono documenti riguardo questo tema in particolare citazioni di Hitler stesso riguardo Nostro Signore. Il discorso relativo al Vecchio Testamento mi trova perfettamente d'accordo, anche Nostro Signore disse di "non mettere il vino nuovo nelle botti vecchie".
 
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4 replies since 7/6/2009, 21:10   995 views
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